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IL SOCIALE

POVERTA'
29,3% dei brasiliani vivono sotto la linea di povertà. La popolazione povera vive, soprattutto, nelle favelas delle grandi città e nelle regioni più povere del Brasile (il Nord e il Nord-est). Il Brasile è un paese di contrasti tra ricchi e poveri. Molte città nelle regioni Sud e Sud-est hanno un grande sviluppo sociale. Per esempio, la città di São Caetano, nello stato di San Paolo, ha un Indice di sviluppo umano di 0,919, superiore a quello di Portogallo (0.897); di contro, la città di Manari, nello stato del Maranhão, ha un ISU di 0,467, lo stesso della Tanzania, nell'Africa. Ci sono anche differenze razziali: i brasiliani di origine europea o asiatica sono più ricchi che i brasiliani di origine africana. Un brasiliano nero guadagna la metà della retribuzione di un bianco. I neri ed i meticci sono 65% della popolazione povera ed i bianchi 36%.


FAVELAS
Con il termine favela (in portoghese; al plurale: favelas) si indicano le baraccopoli brasiliane, costruite generalmente alla periferia della maggiori città. Le abitazioni sono costruite con diversi materiali, da semplici mattoni a scarti recuperati dall' immondizia e molto spesso le coperture sono in Eternit. Problematiche comuni in questi quartieri sono il degrado, la criminalità diffusa e gravi problemi di igiene pubblica dovuti alla mancanza di idonei sistemi di fognatura e acqua potabile. Sebbene le più famose fra esse siano localizzate nei sobborghi di Rio de Janeiro, vi sono favelas in tutte le principali città del paese. Il nome favela deriva da un fatto storico: rifugiati ed ex soldati reduci della sanguinosa guerra di Canudos (1895-1896), nello stato di Bahia, occuparono un terreno collinare libero presso Rio de Janeiro, poiché il governo che alla fine della guerra aveva smesso di pagarli non diede loro delle abitazioni in cui vivere. Questa collina chiamata in precedenza Morro da Providência, fu da loro denominata Morro da Favela come il luogo sede del principale accampamento militare nella guerra di Canudos (essi crearono in questo modo il loro accampamento nei pressi dell'allora capitale). La favela o faveleira (cnidoscolus quercifolius) è una pianta che cresce prosperosa nel semi-arido sertão brasiliano dove ebbero luogo le battaglie contro i ribelli di Antônio Conselheiro. Nel corso degli anni la maggior parte della popolazione povera, costituita per lo più da ex schiavi liberati in seguito alla legge Aurea del 1888, si trasferì lì rimpiazzando gli originali rifugiati e divenendo il gruppo etnico maggioritario ivi residente. Tuttavia, molto prima che il primo insediamento chiamato "favela" diventasse una realtà, i neri liberati venivano allontanati dal centro della città verso i sobborghi. Le Favelas erano abitativamente vantaggiose per loro poiché gli permettevano di essere vicini al lavoro, e nello stesso tempo di tenersi lontani da luoghi nei quali non erano benvenuti. La maggior parte degli abitanti di una favela (chiamati dispregiativamente favelados) sono poveri e vivono con meno di 100 dollari al mese. Le abitazioni sviluppate in maniera irregolare e con materiali di bassa qualità sono spesso costruite sui fianchi delle colline (in portoghese morros) su un terreno franabile in precedenza ricoperto da vegetazione. Le piogge torrenziali tipiche di queste zone causano numerosi crolli e anche un elevato numero di vittime. Il degrado sociale e la povertà favoriscono anche il sorgere di attività criminali. Nelle recenti decadi, le favelas sono state disturbate dai crimini legati alla droga e alla guerra tra gang. Secondo alcuni un codice sociale comune proibisce ai residenti delle favelas di essere coinvolti in attività criminali all'interno della loro stessa favela e l'ordine viene mantenuto dalle organizzazioni criminali che si sostituiscono al potere dello Stato. Le Favelas sono spesso considerate una disgrazia ed una vergogna dai brasiliani ma possono essere viste come una conseguenza della distribuzione ineguale della ricchezza nel paese e alla mancanza di politiche a sostegno della popolazione più povera. La maggior parte delle attuali favelas carioca crebbero negli anni settanta, quando il boom dell'edilizia dei quartieri più ricchi spinse un gran numero di lavoratori ad una sorta di esodo dagli stati più poveri del Brasile verso Rio de Janeiro in cerca di fortuna. Vasti allagamenti nelle aree povere a bassa quota di Rio contribuirono inoltre a far muovere la gente verso le favelas, le quali si trovano sui versanti collinosi della città.Le favelas più conosciute sono quelle di e attorno a Rio de Janeiro. Esse illustrano drammaticamente il gap esistente tra la povertà ed il benessere, posizionate proprio accanto agli edifici lussuosi e agli appartamenti della società d'elite di Rio. Alcune colline di Rio sono densamente popolate da favelas. Nel 2004, si stimò che il 19% della popolazione di Rio vivesse nelle favelas. Rocinha, Pavãozinho, e Parada de Lucas. Maré e Turano sono alcune tra le più famose favelas di Rio. La Cidade de Deus (Città di Dio), resa famosa dal film omonimo del (2002) è spesso erroneamente definita favela. Tuttavia, questo sito abitativo creato dal governo per rimpiazzare una pre-esistente occupazione abusiva, era un quartiere modello che in seguito degradò con l'arrivo di un sempre maggior numero di nuovi abitanti provenienti dalle regioni più povere del paese, divenendo sempre più caotico e malfamato. Due condomini a Leblon, quartiere ricco di Rio de Janeiro (molto vicino a Rocinha) sono spesso sarcasticamente chiamati favelas dai residenti. Tuttavia, questi sono dei veri condomini urbanizzati e con le relative utenze, posseduti e gestiti da associazioni di occupanti. Uno, che si trova di fronte alla Pontificia Università Cattolica PUC-Rio (una rinomata e costosa università privata) fu costruito dal governo. L'altro, a sud dello stadio di calcio, fu donato agli abitanti delle favelas da un benestante benefattore. Molto spesso quindi il termine favela definisce quartieri o zone povere degradate indipendentemente dall'origine urbanistica delle stesse. Rocinha è una della 600 favelas che fanno parte della città di Rio de Janeiro. È la favela più grande del mondo e conta più di 150 mila abitanti ufficiali.