Alla fine il Brasile ce l’ha fatta!
Il paese che, più di tutti, considera questo sport come una religione, e che vanta di avere la nazionale con il maggior numero di vittorie, si è aggiudicato l’assegnazione dei Mondiali:
A Zurigo, la decisione della FIFA è stata presa all'unanimità, nessun altro paese nord centro o sudamericano si era candidato: i campionati, per via della turnazione geografica, toccavano a quella area.
Il Brasile ospitò i Mondiali nel 1950, nei quali i verdeoro persero amaramente in finale contro l'Uruguay, partita che entrò nella storia del calcio. Il paese sudamericano diventerà così il quinto Paese ad aver ospitato due edizioni dei mondiali dopo Messico (1970 e 1986), Francia (1938 e 1998), Germania ovest/Germania (1974 e 2006) e Italia (1934 e 1990).
All’assegnazione c'era anche il presidente del Brasile, Luiz Lula da Silva. "Ora abbiamo una grossa responsabilità" ha detto. "Dobbiamo allestire un evento straordinario, siamo felicissimi di avere questo incarico. Non sono io ad assumermi una responsabilità. Non è nemmeno il presidente della federcalcio: è l'intero paese che dovrà farsi carico di questa missione. Abbiamo molte questioni da affrontare, lo faremo come paese. Siamo orgogliosi della fiducia dimostrata nei nostri confronti: faremo il nostro dovere e nemmeno gli argentini -aggiunge sorridendo- potranno criticarci".
"Il nostro compito non è stato semplice" ha detto il presidente della Fifa, Blatter. "Abbiamo collocato l'asticella dei requisiti più su del solito. Sicuramente, se ci fosse stata un'altra candidatura non saremmo stati così esigenti. Il Brasile ha presentato la sua in maniera straordinaria, siamo rimasti impressionati dal lavoro della delegazione che è arrivata qui. Il Brasile è il paese che ha vinto 5 edizioni dei Mondiali, ha prodotto il miglior calcio e i migliori interpreti di questo sport. I Mondiali 2014 -ha concluso- avranno uno straordinario impatto economico e sociale".